Quante ne sai sui classici IBA anni 80?
Il crucibarman degli anni 80
Luigi Manzo

Il crucibarman dedicato ai cocktail iba degli anni Ottanta

I cocktail degli anni 80

Il libro è disponibile qui.

Il seguente testo è stato redatto sulla scia de “In principio erano ... 50 cocktail IBA” (sempre curato dalla Sandit Libri) ed ovviamente parla di cocktails IBA, quelli ufficiali. Dal 1961 sino al 1986 vi è stato un vuoto nella codificazione; o meglio la lista risalente ai primi anni Sessanta non venne aggiornata. Si arriva appunto al 1986 dove inizieranno le prime consultazioni per redigere il ricettario, che poi sarà ufficialmente presentato l’anno seguente, nel 1987. La stessa cosa è avvenuta per l’ultima codificazione, nel novembre 2011, termine per la redazione dei drink, poi presentato nei primi mesi del 2012.

Ma mentre oggi disponiamo di internet, della posta elettronica, Whatsapp e Telegram, e tante altre cose che agevolano le comunicazioni (e le fughe di notizie), negli anni Ottanta non esisteva nulla di tutto ciò, quindi faticosamente è stata ricostruita tutta la storia, portandola anche sia non addetti ai lavori del mondo del bar, sia alle nuove generazioni futuri barman.

La prima novità fu il numero dei drink. Se 50 rappresentava una cifra tonda perfetta, nel 1987 furono ben 73 i cocktails ufficializzati. In realtà si dovrebbe scrivere 73+7, in quanto 7 furono le varianti “ufficiali” di alcuni di essi, quindi ben 80 drink!. 

Per la precisione le 7 varianti furono due del Manhattan (con Vermouth Dry e una miscela di Dry e rosso), altri due del Dry Martini (con Vermouth rosso e l’altra con uso del Dry e rosso), una del Blue Lagoon (con Gin), una del Planter’s Punch (con granatina e Rhum scuro) ed infine l’ultima del Tequila Sunrise (con sciroppo di granatina, succo di limone, sciroppo di banana e Galliano).

Nel 1987 fecero capolino anche alcuni cocktail che poi sparirono nei successivi ricettari del 1993, 2004 e 2011, precisamente questi: Apotheke, Banana Bliss, B&B, Champagne pick me up, Gimlet, King alfonzo, Kir Imperial, Pimms no 1, salty Dog, Snowball, Strawberry Daiquiri, Tequini, Velvet Hammer, Vodkatini, White Spider.

Compaiono invece altri cocktail che resteranno in voga nei successivi, come: Americano, Bellini, Black Russian, Champagne Cocktail, Godfather, Godmother, Golden Dream, Harvey Wallbanger, Kir, Mai Tai, Margarita, Pina Colada, Porto Flip, Rusty Nail, Screwdriver e Tequila Sunrise.

Troviamo nella codifica anche alcuni che rappresentano delle categorie di cocktail: ad esempio il Tom Collins (Collins), l’Irish Coffee (Hot coffee), Cognac Egg Nogg (Egg Nogs), Gin Fizz (Fizzes) ed il Whiskey Sour (Sours). Si aggiunge alla lista anche lo Spritzer (5/10 di vino bianco e 5/10 di Soda), che ricorda vagamente lo Spritz Veneziano della codifica del 2011.

I cocktail vengono suddivisi in 4 categorie:

PRE DINNER – AFTER DINNER – ANY TIME – LONG DRINK.

I pre dinner sono ovviamente drink aperitivi, come gli after dinner a fine pasto (o da dessert). Gli any time da tutte le ore ed i long drink.

Tuttavia la novità più importante è la scomparsa delle vecchie proporzioni in mezzi, terzi, sesti e così via. I drink vengono presentati in decimi (così come nel 1993, tranne alcune eccezioni) e troviamo anche diverse misurazioni in cucchiai (spoonful), cucchiaini (teaspoonful- barspoon), gocce (dash), misure (grammi, centilitri). Naturalmente la nuova codificazione non porta benefici ovunque: in alcuni casi stravolge i drink. Pensiamo alla ricetta perfetta del Negroni (1/3 di ogni ingrediente) che è impossibile quantificare in decimi lasciando inalterato il gusto originale (diventerà 4/10 di Gin e 3/10 degli altri due ingredienti). O l’Alexander conosciuto in tutto il mondo con 1/3 di Cognac, 1/3 Crema di cacao scura, 1/3 di crema di latte, anch’esso trasformato in decimi e le proporzioni non sono più equilibrate. Nel 1993 verrà posto rimedio (lo troverete nel testo dedicato).

 

In ogni caso questo testo intende riprendere le ricette originali degli anni Ottanta, con la storia del cocktail; tuttavia ogni drink porta con sé un pezzettino della storia di quel periodo, forse uno dei più interessanti e gioiosi del secolo scorso.

Con ogni drink troviamo in abbinamento una canzone di quel tempo; pertanto con un lettore QR gratuito per smartphone o tablet, potrete ascoltare e contemporaneamente leggere non solo il racconto, ma anche episodi, curiosità, aneddoti di quegli anni. Sempre con il lettore QR è possibile anche visionare film e video collegati ai cocktail.


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